Il Natale di Harry

Sinossi e note di regia

SOLO
Harry è un uomo solo di 40 anni nell’Inghilterra degli anni ’80. Sono gli anni del consumismo sfrenato, dei party eccentrici, dei concerti di massa…

La solitudine non è contemplata perché è da sfigati. La ricerca affannata di comitive e brigate sembra essere il traguardo di una vita degna di questo nome. Anche Harry è nel vortice. Ma se mi faccio un culo così? Imploro… chiedo… telefono… Telefona Harry… ma non c’è mai la risposta che desidererebbe… Perché Harry vorrebbe essere un ragazzo popolare (normale, per lo meno normale) degli anni ’80. Ma sono anni devoti al conformismo, nessuno spazio è previsto per altro… Vorrebbe avere una ragazza, degli amici, qualcuno con cui scambiare due parole, bere un drink… No, Harry non ha niente di tutto questo, perché… non importa sapere perché… non c’è un perché… non ci interessano i perché. Harry è scontento e in crisi nera perché è solo. Punto. In un contesto siffatto sarebbe facile mollare. No. Harry non perde mai la fiducia in un suo futuro bellissimo. Spera Harry, sogna l’amore di tutta una vita fino alla fine (se veramente è la sua fine). Si chiama Clara. Ma Clara non c’è. Clara non è più neanche una voce da sentire al telefono. E’ poco più di un ricordo. E’ più che altro un sogno... E poi arriva il Natale, con il suo carico di idiozie (le feste, i regali, i biglietti d’auguri, i pranzi, i brindisi, gli invitati, le chiacchiere…) A Natale tutto si amplifica… perché il Natale è una valanga che ti viene addosso, se il tuo Natale vale zero spaccato è perché questo è quello che vali tu… La solitudine di Harry si ingigantisce e diventa insopportabile…

Cast e Crediti

Di: Steven Berkoff

Diretto e Interpretato: Nicola Alberto Orofino

Produzione: mezzAria Teatro, 2019

Assistente alla regia: Gabriella Caltabiano

Scene e costumi: Vincenzo La Mendola

Grafica: Maria Grazia Marano

Organizzazione: Filippo Trepepi